LA NASCITA
I padri fondatori vollero una squadra che rappresentasse l’urbe immortale…
… e come tale le sue gesta riecheggeranno in eterno…
I padri fondatori vollero una squadra che rappresentasse l’urbe immortale…
…e come tale le sue gesta riecheggeranno in eterno…
La Pallacanestro Virtus Roma nasce nell’estate del 1971 dopo una serie di riunioni tra due dirigenze romane che, date le contingenze, decidono di unire le forze per il campionato 1971/72. La squadra che si formerà quell’anno è quindi derivante dalla fusione tra il Gruppo Sportivo San Saba, nato nel 1959, che partendo dalla prima serie del 1959/60 disputò vari campionati di serie C, e l’Unione Sportiva Virtus Aurelia, fondata nel 1961, sponsorizzata “Borgo Cavalleggeri”, che militava da tre stagioni nella serie D. Il presidente del San Saba aveva da tempo contatti con dirigenti della Virtus Aurelia tra cui Rino Saba e Paolo Ragnisco: così, tra una cena e l’altra, solitamente consumate da Ottavio in via Santa Croce in Gerusalemme, si arrivò alla determinazione che unendo le forze si potessero ottenere risultati migliori. Mentre da parte del San Saba la decisione venne presa abbastanza velocemente, da parte della Virtus Aurelia vi furono alcune resistenze che vennero appianate dal grande lavoro di Saba e Ragnisco che convinsero tutti.
Figura 1 Fonte: Libro “50 anni di Virtus Roma” (2010)
Nella figura 1 si può vedere il verbale della riunione del G.S. San Saba tenuta il 4 di giugno a Via Piave. Vi parteciparono, fisicamente o per delega, 5 dei 9 componenti della dirigenza di allora, arrivando alla maggioranza assoluta utile per la validità dell’assemblea. Il presidente affermò di non potersi assumere l’intero onere della prima squadra ma annunciò anche di aver trovato un gruppo di persone disposte a collaborare economicamente per il futuro. Erano i dirigenti della Virtus Aurelia. Nello stesso verbale non era ancora chiaro da quale serie serie iniziare. Nell’ultimo campionato disputato (1970/71), la Virtus Aurelia Borgo Cavalleggeri era arrivata a metà classifica in Serie D. Il G.S. San Saba invece era in serie C ma arrivò penultimo, retrocedendo. La richiesta alla Federazione venne fatta dal San Saba per l’evidente ragione di essere in posizione di vantaggio per un eventuale ripescaggio, che era nell’aria. Oggi sappiamo che IPAS Assisi, arrivato a metà classifica nel campionato di C, a causa di cambiamenti nel regolamento, era impossibilitato a iscriversi alla C e si inserì in serie D. Il posto vacante venne quindi assegnato alla prima squadra avente diritto. Sempre dal verbale si evince la volontà di dare alla neonata società il nome di “Pallacanestro Roma”. Il progetto ambizioso delle due dirigenze era quello di creare una squadra che rappresentasse la città di Roma nel basket, ecco spiegato tal nome. Per la sede si mantenne quella di proprietà di Polidori (utilizzata anche dal San Saba). Sulla palestra si evince che non vi fossero idee certe. Nel campionato 1971/72 venne poi utilizzata come sede degli incontri la palestra del Foro Italico, la stessa venne utilizzata anche per gli allenamenti. Il nuovo consiglio direttivo vedeva confermata la figura presidenziale di Armando Polidori con vice presidente Rino Saba, elemento di rappresentanza della Virtus Aurelia.
Figura 1 Fonte: Libro “50 anni di Virtus Roma” (2010)
Nella figura 1 si può vedere il verbale della riunione del G.S. San Saba tenuta il 4 di giugno a Via Piave. Vi parteciparono, fisicamente o per delega, 5 dei 9 componenti della dirigenza di allora, arrivando alla maggioranza assoluta utile per la validità dell’assemblea. Il presidente affermò di non potersi assumere l’intero onere della prima squadra ma annunciò anche di aver trovato un gruppo di persone disposte a collaborare economicamente per il futuro. Erano i dirigenti della Virtus Aurelia. Nello stesso verbale non era ancora chiaro da quale serie serie iniziare. Nell’ultimo campionato disputato (1970/71), la Virtus Aurelia Borgo Cavalleggeri era arrivata a metà classifica in Serie D. Il G.S. San Saba invece era in serie C ma arrivò penultimo, retrocedendo. La richiesta alla Federazione venne fatta dal San Saba per l’evidente ragione di essere in posizione di vantaggio per un eventuale ripescaggio, che era nell’aria. Oggi sappiamo che IPAS Assisi, arrivato a metà classifica nel campionato di C, a causa di cambiamenti nel regolamento, era impossibilitato a iscriversi alla C e si inserì in serie D. Il posto vacante venne quindi assegnato alla prima squadra avente diritto. Sempre dal verbale si evince la volontà di dare alla neonata società il nome di “Pallacanestro Roma”. Il progetto ambizioso delle due dirigenze era quello di creare una squadra che rappresentasse la città di Roma nel basket, ecco spiegato tal nome. Per la sede si mantenne quella di proprietà di Polidori (utilizzata anche dal San Saba). Sulla palestra si evince che non vi fossero idee certe. Nel campionato 1971/72 venne poi utilizzata come sede degli incontri la palestra del Foro Italico, la stessa venne utilizzata anche per gli allenamenti. Il nuovo consiglio direttivo vedeva confermata la figura presidenziale di Armando Polidori con vice presidente Rino Saba, elemento di rappresentanza della Virtus Aurelia.
Una settimana dopo quella riunione si svolse uno dei tanti tornei estivi che si tenevano in quei tempi. Erano competizioni dove era facile vedere squadre che avessero anche altri giocatori di supporto. Nella figura 2 il Corriere della Sport accenna con un trafiletto ad un torneo concluso con la vittoria della Fortitudo Roma (allora targata “Edi Saie”) che aveva visto giocare più formazioni. Tra queste vi era la Virtus Aurelia “Borgo Cavalleggeri” che aveva avuto come rinforzi alcuni giocatori del Gruppo Sportivo San Saba. Si evince che la collaborazione fosse già iniziata e che si stava cercando di far affiatare i giocatori allora presenti per stringere ancora più conoscenza cestistica tra le due squadre. Formalmente il passaggio in federazione non era ancora avvenuto ma nella pratica già si lavorava a quel progetto comune.
Figura 2. Fonte: Corriere dello Sport (11-06-1971)
Una settimana dopo quella riunione si svolse uno dei tanti tornei estivi che si tenevano in quei tempi. Erano competizioni dove era facile vedere squadre che avessero anche altri giocatori di supporto. Nella figura 2 il Corriere della Sport accenna con un trafiletto ad un torneo concluso con la vittoria della Fortitudo Roma (allora targata “Edi Saie”) che aveva visto giocare più formazioni. Tra queste vi era la Virtus Aurelia “Borgo Cavalleggeri” che aveva avuto come rinforzi alcuni giocatori del Gruppo Sportivo San Saba. Si evince che la collaborazione fosse già iniziata e che si stava cercando di far affiatare i giocatori allora presenti per stringere ancora più conoscenza cestistica tra le due squadre. Formalmente il passaggio in federazione non era ancora avvenuto ma nella pratica già si lavorava a quel progetto comune.
Figura 2. Fonte: Corriere dello Sport (11-06-1971)
Intanto, in risposta alla comunicazione fatta pervenire in federazione dal San Saba, ai primi di luglio la Fip inviò una missiva in cui suggeriva una denominazione sociale alternativa a “Pallacanestro Roma”, infatti proprio quell’anno (1970/71) il Basket Roma era stato promosso in serie D, la stessa serie in cui doveva giocare la Pallacanestro Roma. La FIP temeva una confusione da denominazioni simili. (Figura 3).
Figura 3. Fonte: Libro “50 anni di Virtus Roma” (2010)
La palla tornò alla “Pallacanestro Roma”, i dirigenti ebbero il compito di trovare una nuova denominazione. Faccenda che tuttavia venne risolta in breve tempo. Per i dirigenti provenienti dalla Virtus Aurelia fu scontato proporre di inserire tra Pallacanestro e Roma il nome “Virtus”, che venne accettato di buon grado dai consiglieri di estrazione San Saba. Il 16 di luglio comparve per la prima volta il nome di Virtus Roma (Figura 4)
Figura 4. Fonte: Libro “50 anni di Virtus Roma” (2010)
Intanto, in risposta alla comunicazione fatta pervenire in federazione dal San Saba, ai primi di luglio la Fip inviò una missiva in cui suggeriva una denominazione sociale alternativa a “Pallacanestro Roma”, infatti proprio quell’anno (1970/71) il Basket Roma era stato promosso in serie D, la stessa serie in cui doveva giocare la Pallacanestro Roma. La FIP temeva una confusione da denominazioni simili. (Figura 3).
Figura 3. Fonte: Libro “50 anni di Virtus Roma” (2010)
Intanto, in risposta alla comunicazione fatta pervenire in federazione dal San Saba, ai primi di luglio la Fip inviò una missiva in cui suggeriva una denominazione sociale alternativa a “Pallacanestro Roma”, infatti proprio quell’anno (1970/71) il Basket Roma era stato promosso in serie D, la stessa serie in cui doveva giocare la Pallacanestro Roma. La FIP temeva una confusione da denominazioni simili. (Figura 3).
La palla tornò alla “Pallacanestro Roma”, i dirigenti ebbero il compito di trovare una nuova denominazione. Faccenda che tuttavia venne risolta in breve tempo. Per i dirigenti provenienti dalla Virtus Aurelia fu scontato proporre di inserire tra Pallacanestro e Roma il nome “Virtus”, che venne accettato di buon grado dai consiglieri di estrazione San Saba. Il 16 di luglio comparve per la prima volta il nome di Virtus Roma (Figura 4)
Figura 4. Fonte: Libro “50 anni di Virtus Roma” (2010)
A fine luglio la federazione italiana pallacanestro esaminò la nuova richiesta che prevedeva l’inserimento della parola Virtus. La FIP diede il benestare alla nuova denominazione sociale.
La Pallacanestro Virtus Roma è realta!
(figura 5)
Figura 5. Fonte: Libro “50 anni di Virtus Roma” (2010)
Il campionato 1971/72 fu quindi il primo campionato della storia per la Pallacanestro Virtus Roma. Era un campionato di serie C anomalo che non prevedeva retrocessioni per via della riforma dei campionati della stagione seguente ad opera della FIP. Fu per la Virtus un campionato di assestamento alla ricerca di una amalgama che non arrivò mai definitivamente.
Qui sotto la presentazione del campionato di serie C 1971/72 con la neonata Virtus Roma inserita nel girone C.
Fonte: Corriere dello sport del 6 novembre 1971.
Si arrivò così all’estate del 1972. Un anno che si può a tutti gli effetti considerare cruciale per la storia e la gloria futura della Pallacanestro Virtus Roma: l’abbinamento con il Banco di Roma.
A questo punto va fatto un passo indietro. Il Banco di Roma decide di costruire un grande impianto polifunzionale a Settebagni dedito a convogliare le energie sportive della Banca. Si costituiscono varie squadre nel Centro Sportivo Banco di Roma tra cui quella della sezione di Basket. Quella squadra nata nel 1970 vinse il campionato 1970/71 di prima divisione e nel 1971/72 arrivò prima in promozione ma perse gli spareggi per arrivare in serie D.
I dirigenti del Banco di allora erano profondamente ambiziosi e sondarono il terreno per avere un trampolino di lancio perfetto che trovò sponda nella Pallacanestro Virtus Roma. Si arrivò cosi alle trattative. Trattative che non erano viste bene dalla Federazione nè dall’ambiente romano. All’epoca non si vedeva di buon occhio l’ingresso di una Banca in una squadra di basket. Gli accordi vennero presi verbalmente il 4 agosto tra la Pallacanestro Virtus Roma e i dirigenti del Banco in una riunione che si tenne in Via Piave. Da parte Virtus Roma erano presenti il presidente Armando Polidori, i consiglieri Rino Saba, Paolo Ragnisco ed alcuni altri dirigenti. Da parte del Banco di Roma vi erano riuniti l’avv. Giovanni Guidi, Fausto Cavalchini, Arnaldo Ventricini e Pier Luigi Tani. Le difficoltà federali vennero superate grazie all’intervento di Mario Barillari e soprattutto per l’appoggio incondizionato di Enrico Vinci che all’epoca era vice presidente federale e amico di Polidori. Si arrivò cosi alla lettera del 24 agosto (figura 6) dove la direzione centrale del Banco scrive alla Virtus. Essa propose di assumersi l’onere delle spese in cambio dell’abbinamento pubblicitario e di inserire nella denominazione sociale il proprio nome così da chiamarsi “Pallacanestro Virtus Banco di Roma”. La Virtus, attraverso la maggioranza del Consiglio Direttivo deliberò di consentire, attraverso nomine e dimissioni, l’acquisizione del controllo della società da parte dei rappresentanti del Banco di Roma ottenendo un grande futuro della società nel basket.
Figura 6. Fonte: Libro “50 anni di Virtus Roma” (2010)
Qui sotto nella figura 7 si può vedere l’articolo di presentazione del campionato di Serie C 1972/73 con nel girone E la Pallacanestro Virtus Roma abbinata al Banco di Roma. Maurizio Polidori, a cui era stato dato il compito di aiutare la crescita del settore giovanile, diventò l’allenatore della prima squadra dopo la defezione di coach Vanghetti.
Figura 7. Fonte: Corriere dello sport (04-11-1972)
Di seguito un estratto da un articolo de “Il Villaggio”, rivista a carattere interno del Banco di Roma, che riassume brevemente la fusione tra G.S. San Saba e Pallacanestro Virtus Aurelia del 1971 e il successivo accordo tra Banco e Virtus Roma del 1972.
Fonte: Il Villaggio estate 1978