UNIONE SPORTIVA VIRTUS AURELIA

UNIONE SPORTIVA

VIRTUS AURELIA

Un gruppo di giovanissimi studenti del Liceo Virgilio di Roma, grazie alla passione del prof. Gagliardi, si innamorò del basket. Correva l’anno 1961 e allora vi era un torneo interno tra le sezioni del Liceo ed uno interscolastico. I giovanotti avevano poco spazio in queste compagini ma non si diedero per vinti e vollero creare una squadra tutta loro. Ottennero di utilizzare il campo adiacente la Chiesa di San Gregorio VII nell’omonima via del quartiere Aurelio, quasi all’ombra del “Cupolone”.

Il vecchio campo da basket nell’oratorio durante una partita juniores con al tiro S.Notari.

Tra i fondatori di questo nuovo sodalizio troviamo Paolo Ragnisco (futuro dirigente Virtus Roma), Raniero Puzzilli, Franco Jacobelli, Sergio Catalini, Giancarlo Notari (futuro giocatore Virtus Roma) i fratelli Pacioni ed altri…

La Chiesa di San Gregorio VII.

A questi ragazzi, nel corso del tempo, si unirono altri promettenti giocatori del quartiere come Franco Pileri, Stefano Polga e Wladimiro Moraldi (tutti futuri giocatori Virtus Roma) oltre a Carlo Marcelli.

La prima competizione a cui prese parte la Virtus Aurelia fu nel 1961/62 un campionato organizzato dal Centro Sportivo Italiano. L’allenatore era Giorgio Acqualagna proveniente dal Fiamma Basket di Gonzales. Nel 1962/63 avvenne invece l’iscrizione alla prima divisione. L’allenatore divenne Carlo Marcelli.

La prima carta intestata della società con gli indirizzi parrocchiali

Campionato prima div. 1963/64

Fonte: Corriere dello Sport (21/01/1964)

Il colore sociale fu l’amaranto e la carica di presidente fu assegnata a Enrico Pileri. L’attività sportiva era autofinanziata in vario modo e ciò nel primo periodo fu sufficente. Intanto la squadra si consolidava all’interno del panorama regionale ottenendo l’accesso al campionato di promozione. Entrarono in Virtus anche Rino Saba e Franco Poscente allora compagni di università.

Formazione Juniores della Virtus Aurelia. Da sinistra in piedi: l’allenatore Carlo Marcelli, Sergio Catalini, il presidente Franco Poscente, dietro di lui Giulio Alati, Giampaolo Sbardella, Sandro Notari, Angelo Carucci ed Presidente onorario Enrico Pileri. In ginocchio: Paolo Bonanno, Roberto Marinelli, Virgilio Sbardella, X Stizza, Federico X.

CAMPIONATO DI PROMOZIONE GR. B – 1966/67

Campionato di Promozione 1966/67

Fonte: Corriere dello Sport (08/03/1967)

Formazione del campionato di promozione sul campo del San Gabriele: da sinistra in piedi: Tullio Santroni, Bruno Calandro, Franco Pileri, Stefano Polga, Giancarlo Notari, Guido Carrara. Accosciati: Rino Saba, Paolo Ragnisco, Carlo Marcelli, Wladimiro Moraldi. Al centro il Presidente Franco Poscente.

Nel 1966/67 è stabilmente nella parte alta della classifica del girone B, dopo aver sconfitto il Cus Roma. E’ l’unica squadra a riuscire nell’impresa di battere in campionato gli universitari quell’anno. Dopo quella vittoria, incappa in una serie di sconfitte, l’ultima con la Petriana che la raggiunge al terzo posto del girone. Le canotte utilizzate da quell’anno furono rosse bordate di nero e nere bordate di rosso.

CAMPIONATO DI PROMOZIONE GR. A – 1967/68

Si arriva cosi al campionato 1967/68 dove alla squadra viene assegnato il girone A. La formazione allenata da Marcelli dopo un avvio stentato in campionato accelera migliorando i risultati dell’anno precedente e riuscendo a qualificarsi per le partite di spareggio per la promozione. Al Foro Italico si giocano la finale con la Ramazzotti. Nonostante la sconfitta, per via di decisioni federali, la Virtus accede al campionato di Serie D, 4° livello del basket italiano dell’epoca.

Campionato di Promozione 1967/68

Fonte:Corriere dello Sport  (11-04-1968)

CAMPIONATO SERIE D – 1968/69

La serie D 1968/69 vede nel girone della Virtus Aurelia squadre laziali e sarde. La federazione, per venire incontro alle grosse spese per le trasferte delle squadre, organizza il calendario in modo tale da favorire voli con più squadre al seguito e dividere le spese tra queste ultime. L’autofinanziamento della società funzionò fino ai campionati di promozione ma considerando i maggiori costi da affrontare per il campionato di serie D si cercarono aiuti esterni. Richiesta di aiuti economici che fu accolta dalla sezione Libertas del quartiere. Quest’ultima era un ente di promozione sportiva creato dalla Democrazia Cristiana. La sezione aveva il nome di “Borgo Cavalleggeri”. Fu così che nacque il primo ed unico abbinamento per l’Unione Sportiva Virtus Aurelia “Libertas Borgo Cavalleggeri”. Questo comportò anche la variazione dei colori sociali in rosso e bianco.

Carta intestata della società

Campionato di serie D 1968/69

Fonte: Corriere dello sport (17-05-1969)

Il primo campionato di serie D vide il Borgo Cavalleggeri ottenere ottimi risultati fronteggiando avversari più esperti a cui riuscì a tenere testa nonostante la poca esperienza nella categoria. Sulla sua strada la squadra trovò future conoscenze della Virtus Roma come l’allenatore dell’Ostiense, Giancarlo Asteo, o Sergio Lisotti che in quell’anno allenava i rossoblù della Libertas San Saba, squadra che divideva il campo di Piazza Bernini con il Gruppo Sportivo San Saba. Sul lato societario, divennero dirigenti Rino Saba, Lanfranco Fabbro e Giancarlo Pacifici.

In piedi da sinistra: Franco Pileri, Stefano Polga, Guido Carrara, Vittorio Chinni, Sandro Notari. Accosciati: Salvatore Bono, Carlo Marcelli, Giancarlo Notari, Wladimiro Moraldi ed Enrico Bellabarba

Nella foto con la squadra Padre Vivaldo e un referente politico locale della Libertas Borgo Cavalleggeri

Il rapporto tra squadra e tifosi nel contesto sociale di quartiere

A questo punto è opportuno aprire una parentesi su quello che potremmo definire il rapporto tifo-squadra. Su questo argomento va detto si tratta di un tutt’uno tra tifo e amicizia. Non si sa cosa nasce prima: amici che si appassionano alla pallacanestro o giocatori che diventano amici per la pelle. Sta di fatto che per una compagine di quartiere come la Virtus il tifo era veramente numeroso e sempre più in aumento. Un esempio: alla prima trasferta in Sardegna, nel primo campionato di serie D che contava ben quattro squadre sarde da incontrare in trasferta due alla volta, la squadra venne accompagnata a Oristano e Cagliari da sostenitori in trasferta. In particolare contro Cagliari erano presenti quasi quaranta tifosi sugli spalti. Quest’ultimi, con i giocatori, formarono una grossa comitiva. Indimenticabili serate in pizzeria con venti, trenta commensali, come pure trasferte nei campionati di promozione a Formia, Palestrina o Scauri, dove si viaggiava col pranzo al sacco fatto dalle mamme. Nello tesso tempo vi erano attività di volontariato e di intrattenimento in un paio di locali che vennero assegnati dalla parrocchia adiacente al campo, dove c’era un Club frequentato da coloro che giravano intorno al mondo Virtus (all’epoca vi erano più squadre, la femminile, la juniores, i cadetti, tifosi e amici del quartiere). Negli stessi ambienti si teneva settimanalmente il Consiglio Direttivo della U.S. Virtus Aurelia in riunioni sempre più animate e cariche di entusiasmo.

CAMPIONATO SERIE D – 1969/70

Il secondo campionato di serie D fu foriero di gagliarde partite che consolidarono la Libertas Borgo Cavalleggeri in una posizione di medio alta classifica continuando ad aumentare la competitività della squadra.

Campionato di serie D 1969/70

Fonte: Corriere dello sport (20-04-1970)

Giancarlo Notari a rimbalzo

Sandro Notari al tiro

Sandro Notari vs Lazio

CAMPIONATO SERIE D – 1970/71

Campionato di serie D 1970/71

Fonte: Corriere dello sport (25-05-1971)

Si arriva all’ultimo campionato disputato dalla Unione Sportiva Virtus Aurelia Libertas Borgo Cavalleggeri nel 1970/71 che si conclude con la squadra che si erge a metà classifica. In quel campionato i colori delle divise erano giallo e blu con la scritta dello sponsor. Intanto parte della dirigenza volle evolversi maturando l’idea di creare un nuovo sodalizio che si può leggere nella pagina sulla nascita della Pallacanestro Virtus Roma

Tessera di abbonamento con firma del Presidente Franco Poscente