1990/91 – SERIE A1

1991/92 – SERIE A1

1992/93 – SERIE A1

1993/94 – SERIE A1

1994/95 – SERIE A1

1995/96 – SERIE A1

1996/97 – SERIE A1

1997/98 – SERIE A1

1998/99 – SERIE A1

1999/00 – SERIE A1

Il bravo coach toscano ha un compito affascinante ma difficile: far coesistere due prime donne come Mike Iuzzolino ed Henry Williams, che prova, senza successo, a trasformare in specialista difensivo. L’esonero arriva dopo il Ko a Trieste all’ottava giornata del girone di ritorno, con la Virtus terza in classifica.

Marco Calvani sostituisce Pancotto ma la squadra non ha il cambiamento sperato dalla dirigenza. La stagione si chiude con una incredibile eliminazione dai playoff ad opera di Trieste.

2000/01 – SERIE A1

Nella sua seconda esperienza a Roma, Caja costruisce una squadra a sua immagine e somiglianza. Con Allen e Sellers, e l’esplosione di Righetti, la Virtus, che può contare anche sul tiro da fuori di Espil, difende forte, corre bene, diverte e si fa amare dal pubblico. Parte fortissima e vince la Supercoppa italiana sconfiggendo in final four le due bolognesi. Raggiunge le semifinali di Coppa Italia e il quarto posto in regular season, venendo eliminata dalla Benetton Treviso a causa di un fallo inesitente fischiato a Jerome Allen su Marcus Brown.

2001/02 – SERIE A

Annata non all’altezza della precedente. Molti dei nuovi acquisti (Gilmore, Sheppard, Handlogten) falliscono, ma arriva Carlton Myers. Con lui e Allen, è una squadra a trazione anteriore, ma un po’ debole sotto canestro, che però raggiunge i playoff dove elimina Roseto e fa soffrire in tre durissime partite la Fortitudo Bologna ai quarti di finale.

2002/03 – SERIE A

Bucchi arriva da Napoli fresco di promozione. Con lui e il nuovo gm Brunamonti, inizia un nuovo ciclo tecnico. La stagione è un crescendo di altissimo livello. Gli innesti di Jenkins, Tusek e Santiago aumentano la qualità del roster, che esplode con l’arrivo di Anthony Parker. Arrivano vittorie e un gioco spettacolare. Il secondo posto regular season e il ritorno in Eurolega sono risultati che mancavano da quasi vent’anni. Purtroppo il sogno naufraga in una gara 5 di semifinale con la Fortitudo.

2003/04 – SERIE A

La stagione del ritorno in Eurolega si rivela molto complicata. Alcuni colpi di mercato (Vanterpool, Andersen…) sfumano per poche migliaia di euro, altri (Griffith, Alexander…) si rivelano un fallimento. Con pazienza, però, la squadra viene ridisegnata con McLeod playmaker e Tusek pivot e disputa un buon girone di ritorno. Ai playoff viene eliminata dalla Fortitudo in tre partite, perse per piccoli dettagli.

2004/05 – SERIE A

Nella terza stagione di Bucchi, la società punta forte sulla coppia Edney-Van den Spiegel, ma le condizioni fisiche del playmaker non sono buone. Deve operarsi, il rendimento della squadra è altalenante e dopo una sconfitta a Reggio Emilia il coach viene sostituito

Una presenza tra Bucchi e Pesic come head coach della squadra.

Arriva Svetislav Pesic, campione d’Europa col Barcellona nel 2003 e campione del mondo con la Jugoslavia nel 2002. Al roster si aggiunge David Hawkins, il coach serbo con il ritorno di Edney imposta il gioco su principi molto diversi dai suoi, per sfruttare la loro velocità. Il suo carisma è fortissimo e ha presa sul pubblico. Raggiunge la semifinale di Coppa Italia, ai playoff elimina Siena ribaltando il fattore campo ed esce in semifinale con la Fortitudo. Per tutte e 4 le partite di playoff il Palaeur è sempre tutto esaurito.

2005/06 – SERIE A

Con l’addio di Edney e l’arrivo di Dejan Bodiroga e Vlado Ilievski, suoi ex giocatori, la squadra è molto più a immagine e somiglianza del coach. Il gioco è più controllato e punta molto sulla difesa, oltre che sul talento di Bodiroga e la fisicità di Hawkins. In Uleb Cup elimina lo Unics Kazan, una delle favorite per la vittoria finale, ma esce ai quarti contro l’Hapoel Gerusalemme. Raggiunge la finale di Coppa Italia, ma a causa dell’infortunio del pivot Ekezie che accorcia le rotazioni, arriva col fiato corto al termine di una finale ben giocata contro Napoli, che lascia l’amaro in bocca. Ancora una volta elimina Siena ai playoff, ma stavolta cede in semifinale alla Benetton Treviso.

2006/07 – SERIE A

Dopo un lungo tira e molla, Pesic sceglie Girona. Solo ai primi di agosto, quindi, la società ingaggia il suo successore, che è Jasmin Repesa, ex tecnico della Fortitudo e che sembrava destinato al Real Madrid. Gli spagnoli, però, non accettano il doppio incarico (è anche Ct della Croazia) e così il coach ex Fortitudo sbarca nella capitale. Il suo gioco è molto diverso dal suo predecessore, basato su un’idea molto più “collettiva”. Anche a causa di un mercato fatto fatalmente di fretta, l’inizio non è dei migliori, ma da gennaio in poi, anche grazie all’arrivo di Jon Stefansson ed Erazem Lorbek, il rendimento cresce. In Eurolega raggiunge le Top 16. Nei playoff sfiora l’impresa in semifinale con Siena, perdendo gara 3 in toscana dopo 3 supplementari a causa di un clamoroso fallo non fischiato su Righetti.

2007/08 – SERIE A

Bodiroga passa dal campo alla scrivania e si occupa del mercato, da cui arriva Roko Ukic, che proprio con Repesa è playmaker della Croazia e che è l’ideale per tradurre in campo le idee del coach. Il roster è completo e affidabile, il coach rigenera anche Roberto Gabini e può contare ancora su Lorbek. In Eurolega la squadra arriva ancora alle Top 16 e ottiene vittorie storiche contro corazzate come Barcellona e Panathinaikos. In campionato, soprattutto nel girone di ritorno, a tratti gioca la migliore pallacanestro in Italia. Un’azione ad Avellino entra di diritto tra le più belle della storia della società. Chiude la regular season al secondo posto, raggiunge la finale scudetto contro il Montepaschi Siena, perdendola per 4-1.

2008/09 – SERIE A

Dopo un inizio con 4 vittorie consecutive, che lascia pensare a un’altra stagione di alto livello, le cose precipitano dopo una incredibile sconfitta a Udine e il successivo ko interno con Siena. Parte Hawkins, sostituito da Becirovic, si punta forte su Angelo Gigli, ma alcuni rapporti si logorano e il tecnico viene sostituito.

L’assistente Ferdinando Gentile sostituisce Repesa, in attesa che la dirigenza trovi un sostituto. Vittoria dopo vittoria (striscia-record di 9 successi consecutivi), però, il gm Bodiroga convince Gentile a proseguire fino al termine della stagione. In Eurolega sono ancora Top 16, confermato il secondo posto in regular season in campionato, ma ai quarti di finale arriva una clamorosa eliminazione subita da Biella.

2009/10 – SERIE A

Nonostante l’eliminazione subita da Biella, Gentile viene confermato. La scelta si rivela non corretta, la squadra naviga nei bassifondi della classifica e l’unico picco è una vittoria a Mosca in Eurolega. A dicembre Gentile si dimette.

Il secondo di Gentile fa da ponte tra quest’ultimo e Boniciolli rimanendo assistente fino a fine stagione.

Matteo Boniciolli, che fa quello che può con un roster costruito male (ben 4 ali piccole: Minard, Winston, De La Fuente e Datome, nessuna guardia di ruolo e tre playmaker, Giachetti, Jaaber, Vitali, cui si aggiunge in corsa Darius Washington), raggiunge i playoff dove perde 3-0 con Caserta.