STAGIONE 1990/91 – SERIE A1
STAGIONE 1990/91
SERIE A1
RESOCONTO
Nella seconda stagione targata Gruppo Ferruzzi viene allestita una squadra pronta per fare un salto di qualità. Partono Barbiero, Bargna, Gilardi, Ricci e Palmieri, Castellano lascia la pallacanestro agonistica, cambia anche la coppia di americani. Arrivano Attruia, Avenia, Croce e De Piccoli. Il grande colpo di mercato è Andrea Niccolai, guardia di 22 anni che Bianchini aveva fatto esordire in Nazionale a soli 18 anni, acquistato da Montecatini per 13 miliardi. È il trasferimento più caro della storia del basket italiano.
Gli stranieri sono nomi importanti: il primo è quello di Michael Cooper, 35 anni, cinque volte campione NBA con i Los Angeles Lakers, dove era soprattutto uno specialista difensivo. Arriva anche una delle stelle del basket continentale, cioè Dino Radja, ala-pivot di 23 anni, campione d’Europa sia con la Jugoplastica Spalato sia con la nazionale jugoslava. Radja però è infortunato e così, in attesa che sia pronto, viene firmato il pivot Kurt Nimphius. Il nuovo capitano è Roberto Premier, che sarà anche il miglior marcatore stagionale, con 18.1 punti di media a partita.
Il campionato inizia con quattro vittorie consecutive, l’ultima delle quali viene ottenuta al Palaeur contro Milano grazie all’annullamento del canestro di Jay Vincent che avrebbe potuto dare la vittoria ai milanesi. La serie, proprio come nel 1987/1988, si interrompe a Cantù alla quinta giornata. Poi arrivano altre tre vittorie. Entusiasmante quella dell’11 novembre 1990 in casa contro la Knorr Bologna guidata da Ettore Messina. A due minuti e mezzo dalla fine, la partita sembra finita, con gli ospiti avanti di 11. Nel giro di un minuto e mezzo, però, si scatena Roberto Premier, che mette a segno 5 tiri da tre. Un altro lo mette a segno Cooper e la partita è ribaltata.
Dino Radja esordisce due giornate dopo, in casa con Reggio Calabria, in una partita vinta ancora grazie a un tiro da tre di Premier allo scadere. La squadra sembra pronta per spiccare il volo, ma paradossalmente, nonostante Nimphius fosse nient’altro che un onesto lavoratore, mentre Radja è una stella di indiscussa grandezza, inizia a perdere colpi. Radja, nonostante i 212 cm di altezza, è un’ala forte che deve adattarsi a giocare da pivot, che era invece il ruolo naturale di Nimphius. Per certi aspetti si rivela un equivoco anche Cooper, specialista difensivo cui viene chiesto però anche di assicurare punti e regia. Riesce comunque ad adattarsi, ma viene debilitato da una fastidiosa mononucleosi.
A proposito di equivoci, clamoroso quanto accade in Coppa Italia. Dopo aver perso l’andata degli ottavi di finale a Reggio Emilia, il Messaggero deve recuperare 9 punti al ritorno. Nel finale è sopra di 6 e proprio Cooper va a segnare da due, invece che provare il tiro da tre, perché nessuno gli aveva spiegato la regola della differenza canestri.
Tra fine dicembre e metà febbraio le cose iniziano a ingranare, arrivano 7 vittorie su 8 partite e Il Messaggero lotta per il primato con Milano, Bologna e Caserta. Quando, a tre giornate dalla fine, un tiro da centrocampo di Maurizio Ragazzi fa esplodere il Palaeur assicurando la vittoria contro Caserta, la vittoria della regular season sembra a portata di mano. Due sconfitte con Torino e Treviso, però, condannano Roma al quarto posto. La vendetta sulla Benetton arriva ai quarti dei playoff. Il Messaggero vince gara 1 al supplementare, perde a Treviso ma la spunta nello spareggio all’Eur. Il raggiungimento della semifinale scudetto, dove Roma non arrivava dal 1982/1983, comporta la qualificazione alla Coppa Korac. I playoff si concludono con due nette sconfitte contro Milano.