STAGIONE 1981/82 – SERIE A1
STAGIONE 1981/82
SERIE A1
RESOCONTO
La stagione 1981/82 segna un passaggio fondamentale nella storia della Società. Si chiude il rapporto con Paratore, tecnico della doppia promozione e del consolidamento in A1 e la presidenza passa da Giuseppe Mazzarella e Eliseo Timò, alto dirigente della banca con un passato da giocatore di basket. Prosegue il progetto di rendere il Banco la squadra di Roma e così al roster si aggiungono anche Stefano Sbarra, preso dalla Lazio, ed Enrico Gilardi, proveniente dalla Stella Azzurra e già stabilmente nel giro della Nazionale. Confermato Phil Hicks, sotto canestro arriva Kim Hughes, già visto alla Innocenti Milano in passato. Il roster prevede quindi Rossetti e Sbarra come playmaker, Gilardi e Castellano sono le guardie, Hicks e Bini le ali, Hughes e Polesello i lunghi. Completano il roster gli esterni Torda, Massacci e Papitto, oltre ai lunghi Valente e Grimaldi.
A guidare la squadra viene chiamato un coach romano, Giancarlo Asteo, ex giocatore della Ginnastica Roma e dell’A.S. Roma ed ex allenatore di Ex Alunni Massimo, Basket Roma (con due titoli giovanili vinti allenando Sbarra e Gilardi) e S.S.Lazio.
Le partite si giocano sempre il sabato al Palazzetto, anche se il 24 ottobre 1981 la partita contro il Billy Milano si gioca al Palaeur. L’esperimento riesce: al Palazzone accorre un grande pubblico e la squadra vince 73-63. E’ solo la seconda vittoria di un campionato che era iniziato con un bel successo sulla Scavolini Pesaro ma che era proseguito con 4 ko consecutivi. La vittoria su Milano regala slancio alla squadra, che vince 3 delle successive 4 partite e sembra iniziare a giocare a buon ritmo, come chiede Asteo. Gilardi regala sempre grandi prestazioni, anche perché se Sbarra e Rossetti girano non gli viene chiesto di fare anche il playmaker. Hughes e Polesello sono sempre più solidi sotto i tabelloni e Castellano dopo un inizio difficile torna in buona forma. Dopo 10 giornate il Banco è sesto e quindi in piena corsa per i playoff. Poi però qualcosa si rompe, più nei rapporti interpersonali che tecnicamente. Eppure, il pubblico sta iniziando ad amare il Banco, ormai la squadra di Roma. La media spettatori è stabilmente sulle duemila persone a partita, i “Fighters” seguono costantemente la squadra anche in trasferta (memorabile un viaggio a Bologna sotto la neve). Ma dopo tre sconfitte consecutive, con un -28 rimediato in casa da Venezia, esplode la contestazione al Palazzetto. La stampa, soprattutto quella del nord, ci va a nozze e inizia a chiamare i giocatori “bancari”, accusandoli di andare in campo come se timbrassero il cartellino. E così vengono a galla anche gli equivoci tecnici. Hughes diventa il capro espiatorio, anche se in realtà non sta bene fisicamente. Rossetti è un po’ troppo indisciplinato, Sbarra ancora acerbo e quando Gilardi è costretto a prodigarsi in regia, perde efficacia al tiro. Bini è discontinuo, Polesello fa sempre il suo, Hicks e Castellano ci provano sempre ma con esiti alterni. Dopo la sconfitta interna con la Fortitudo Asteo viene esonerato e dopo una partita diretta dall’assistente Giampaolo Uricchio viene chiamato in panchina Paolo Di Fonzo. Arriva subito una clamorosa vittoria in casa del Billy Milano e da lì, proprio come all’andata, la situazione migliora. Arrivano 5 vittorie in 8 partite, comprese quelle con Squibb Cantù e Sinudyne Bologna che riconciliano la squadra col pubblico. A Bologna, in casa del Lattesole, arriva la vittoria che regala la salvezza, con un Bini da 16 punti e 7/13 dal campo che però viene dimenticato negli spogliatoi, mentre il pullman rimane senza di lui. I playoff sono ancora possibili, ma Hughes torna a farsi male, Hicks subisce un infortunio ancora più grave e con una sconfitta interna contro la Cagiva Varese sfuma tutto. L’impressione netta, però, è che la squadra valga molto di più rispetto al decimo posto finale.
CALENDARIO A1 1981-82
GIRONE DI ANDATA
GIRONE DI RITORNO
26 giornata – Domenica, 14 febbraio 1982
CARRERA VENEZIA – BANCO ROMA
96–86