STAGIONE 1998/99 – SERIE A1

STAGIONE 1998/99

SERIE A1

RESOCONTO

Assorbito, nei fatti ma non certo nelle emozioni, il colpo della stagione precedente, la Virtus ci riprova. Confermato il sostegno dello sponsor Calze Pompea, la società si presenta ai nastri di partenza della stagione 1998/1999 sempre con l’obiettivo di entrare nelle prime quattro del campionato. Il roster si presenta lungo e completo, con due playmaker adatti al gioco in velocità che coach Caja predilige, e cioè Emiliano Busca e Alberto Rossini. Sasa Obradovic viene spostato definitivamente nel ruolo di guardia, dove dovrebbe alternarsi con Ambrassa. Mario Boni è l’ala piccola titolare, nonché la principale “bocca da fuoco”, mentre in panchina nel suo ruolo c’è Andrea Dallamora, per il quale nel 1990 la Fortitudo rifiutò un’offerta di 10 miliardi di lire da parte del Messaggero. Altri tempi. Sotto i tabelloni si registra il ritorno di Andrea Cessel, mentre, confermato naturalmente Tonolli, viene data una nuova chance a Davide Pessina e si punta forte su Warren Kidd come pivot. L’ex Milano deve recuperare da un infortunio e per i primi due mesi viene tesserato John Turner.

La Coppa Italia vede Roma eliminare facilmente Roseto e poi Milano, grazie a un entusiasmante coast to coast di Emiliano Busca all’ultimo secondo della doppia sfida degli ottavi di finale contro Milano. Nei quarti, però, la Fortitudo Bologna si dimostra superiore. L’inizio di campionato, però autorizza grandi speranze: 4 vittorie nelle prime 4 partite e 7 nelle prime 8. La settima, l’8 novembre 1998, coincide con l’esordio di Warren Kidd ed è una vendetta sportiva nei confronti della Fortitudo Bologna battuta per 67-57 di fronte a oltre settemila paganti al Palaeur. Quel giorno, la Virtus è prima in classifica. Perde il primato per via delle due successive sconfitte, una netta a Bologna contro la Kinder e una molto più amara al Paleur contro la Varese di Santiago, Pozzecco, Galanda e Meneghin, che vincerà il campionato: la rimonta si spegne sul più bello e Roma, perdendo 92-96, cede la vittoria e il primo posto.

La Virtus ricomincia a vincere e resta nelle prime 4 della classifica, anche se il gioco non convince. I problemi interni esplodono in occasione dell’eliminazione dalla Coppa Korac subita ad opera dell’Arsenal Tula tra il 13 e il 20 gennaio. In mezzo, c’è la sconfitta interna in campionato contro la Pepsi Rimini di quattro futuri virtussini: coach Piero Bucchi, Marko Tusek, Alex Righetti e Fabio Zanelli. Paga per tutti Attilio Caja, che viene esonerato. Il suo vice Marco Calvani guida la squadra il 24 gennaio 1999 nella vittoria a Milano, ma in tribuna c’è già il sostituto del coach pavese: è Valerio Bianchini. Un ritorno suggestivo, come lo è l’inizio: vittoria in casa per 75-71 su Verona. Le possibilità di fare una stagione importante ci sono ancora, perché la Virtus è a due punti dal quarto posto e a otto punti dal primo.

Bianchini, però, ha subito problemi con Mario Boni. Arrivano sette sconfitte consecutive e la squadra chiude la regular season al settimo posto. Anche Bianchini viene esonerato e il suo posto viene preso da Marco Calvani, che ha il grande merito di rivitalizzare tutto il gruppo, oltre che di restituire un ruolo centrale a Mario Boni. Nei playoff, la Virtus vince gara1 di un punto contro Siena, perde in toscana gara2, ma il 28 marzo al Palaeur entusiasma il Palaeur vincendo lo spareggio. Boni realizza 18 punti in 33 minuti, Busca 14 in 33, Rossini mette i canestri decisivi, ma il migliore in campo è Sasa Obradovic, che realizza 23 punti e a fine partita scoppia in lacrime pensando alla sua famiglia, che è nel pieno della guerra. Si toglie la maglia di dosso, provando a strappare il nastrino nero, simbolo del lutto per la guerra. “Sono contento per i miei compagni, ma io non posso giocare mentre nel mio paese c’ è la guerra”, dichiara. “Sono preoccupato: lì ci sono tutti i miei parenti, i miei genitori. Ho saputo delle manifestazioni di alcuni miei connazionali. Se sarà necessario mi comporterò allo stesso modo. Sarò con il mio popolo fino alla fine”.

Il 4 aprile 1999, a Casalecchio di Reno, Obradovic è ancora più commovente. Mette a segno 33 punti. Boni ne fa 30, Rossini 20, Roma si dimostra superiore alla Kinder Bologna, ma resta vittima di fischi arbitrali decisamente strani e perde 99-93. È l’epilogo di un’altra stagione intensa e sfibrante. La squadra crolla in gara 2 all’Eur e in gara 3 a Bologna, ma ancora una volta si guadagna la stima e l’affetto dei suoi tifosi.

COPPA ITALIA

A1 1998-99

SEDICESIMI And. – Martedì, 01 settembre 1998
Cordivari Roseto – C.Pompea Roma = 59-56
SEDICESIMI Rit. – Giovedì, 03 settembre 1998
C.Pomepa Roma – Cordivari Roseto = 67-59
OTTAVI And. – Domenica, 06 settembre 1998
Sony Milano – C.Pomepa Roma = 69-56
OTTAVI Rit. – Giovedì, 10 settembre 1998
C.Pompea Roma – Sony Milano = 86-72 (dts)
QUARTI And. – Domenica, 13 settembre 1998
C.Pompea Roma – Teamsystem Bologna = 86-88
QUARTI Rit. – Giovedì, 17 settembre 1998
Teamsystem Bologna – C.Pomepa Roma = 75-68

CALENDARIO A1

1998-99

CALENDARIO SERIE A1 1998-99

CLASSIFICA SERIE A1 1998-99

CLASSIFICA A1

1998-99

TABELLONE PLAY-OFF A1 1998-99


TABELLONE PLAY-OFF

A1 1998-99