RESOCONTO

Dopo aver retrocesso la squadra nel 2015, Claudio Toti decide di mettere sul piatto un budget molto più elevato per tornare in Serie A. La decisione nasce anche dall’allargamento delle promozioni, che passano da una a tre, con passaggio diretto delle vincitrici dei gironi ovest ed est (Roma è nel girone ovest) e playoff per le altre. La chiusura del Palazzetto dello Sport di Piazzale Apollodoro voluta dal comune per affidare la ristrutturazione a un bando pubblico costringe la Virtus a tornare al Palaeur, che ora non si chiama più Palalottomatica ma “Palazzo dello Sport” di Roma. Il contratto è di tre anni. La società compie una svolta anche in fatto di comunicazione, con un approccio molto più moderno. Vengono inoltre subito annunciati i rinnovi di due anni sia per coach Bucchi sia per il general manager Spinelli e viene messo su un roster fatto apposta per puntare alla promozione.

Tommaso Baldasso, Aristide Landi e il capitano Massimo Chessa sono i nomi confermati, mentre si registra il secondo ritorno a Roma di Daniele Sandri e arrivano le firme di Marco Santiangeli e Andrea Saccaggi. La società scommette forte su Amar Alibegovic, alla prima vera esperienza in un campionato di livello dopo il St. John’s di New York. Per gli americani si punta sull’usato sicuro. Arrivano il lungo dal passato NBA, già visto a Cremona, Henry Sims, e il playmaker ex Brindisi Nic Moore. Completano il roster Lucarelli e Matic, mentre si aggiungerà anche Prandin.

Il campionato inizia con una comoda vittoria con Cassino e una pesante sconfitta a Bergamo. Poi però arrivano 7 vittorie consecutive che proiettano la formazione di Bucchi in vetta alla classifica. Nella prima di queste, alla terza giornata a Biella, inizia una tendenza che accompagnerà la squadra in tutta la stagione. E cioè la capacità di vincere le partite in rimonta, grazie alla profondità del roster e anche a uno spirito di squadra che cresce di partita in partita, soprattutto nel nucleo italiano. A Biella la Virtus finisce sotto di 16 ma poi vince 73-79 trascinata da Chessa e Moore. Un’altra grande dimostrazione dello spirito di squadra si ha nella vittoria a Latina, dove, nonostante gli infortuni di Landi e Moore, e un Sims dominante fuori per cinque falli a fine terzo periodo, arriva la vittoria grazie al tiro decisivo di Baldasso. Gli infortuni causano un calo e arrivano due sconfitte con Rieti e Siena, ma il 15 dicembre torna la vittoria grazie a 34 punti di Moore ad Agrigento.

Il girone d’andata si conclude con Roma al primo posto con due punti di vantaggio su Bergamo e quattro su Rieti e Latina, frutto di 11 vittorie e 3 sconfitte. La squadra ha trovato un buon assetto, Moore e Sims hanno una buona intesa e sono due stranieri decisamente da Serie A, ma ogni giocatore dà il suo contributo. Forse la squadra non difende sempre come vorrebbe coach Bucchi, ma ha la grande capacità di saper trovare in ogni occasione un protagonista diverso anche perché ogni giocatore è sempre pronto a mettersi al servizio della squadra. Il pubblico cresce sia per numero sia per entusiasmo. Naturalmente Roma si qualifica per la Coppa Italia, dove batte facilmente Verona ma si ferma in semifinale contro la Fortitudo Bologna. La priorità resta il campionato, dove la marcia prosegue. Dopo un k.o. a Cassino nella prima giornata del girone di ritorno arrivano altre cinque vittorie. Entusiasmante l’ultima, a Casale Monferrato, con Baldasso bravissimo a rinunciare a un comodo canestro per andare ai supplementari, preferendo servire Saccaggi, che infila il tiro da tre della vittoria.

Sembra fatta, perché Roma ora ha 4 punti di vantaggio sulla seconda, cioè Rieti. Ma perde una brutta gara in casa contro la Capo d’Orlando dell’ex Triche. È la spia di un momento di crisi. Non a caso, ora è la Virtus a subire rimonte, come accade a Trapani e soprattutto a Rieti, in un ultimo quarto praticamente senza mai segnare. Nel frattempo, però, la Mens Sana Siena viene esclusa dal campionato e ciò annulla la sconfitta subita in toscana all’andata. Un particolare che si rivelerà decisivo, dato che Capo d’Orlando, nel frattempo salita al secondo posto e in piena striscia positiva, aveva invece vinto con i biancoverdi. Roma ritrova la vittoria con Agrigento, perde in casa con Casale, batte facilmente Scafati e si gioca tutto a Legnano. Soffre ma vince 88-83. Chiude il campionato a 40 punti pari merito con Capo d’Orlando, ma conquista la promozione grazie alla differenza canestri negli scontri diretti.

È il 20 aprile e Roma torna in Serie A. Giocherà poi le due partite di finale per il platonico titolo di “campione d’Italia di Serie A2” con la Fortitudo Bologna, perdendo nel supplementare della gara di ritorno dopo aver pareggiato sia nei 40′ al Palaeur sia nei tempi regolamentari a Bologna.

COPPA ITALIA A2 2018-19

QUARTI – Venerdì, 01 marzo 2019
Virtus Roma – Tezenis Verona = 77-60

SEMIFINALI – Sabato, 02 marzo 2019
Lavoropiù Bologna – Virtus Roma = 89-80

CALENDARIO SERIE A2 2018-19

CLASSIFICA A2 OVEST 2018-19

FINALE SCUDETTO DILETTANTI 2018-19

Andata – Domenica, 28 aprile 2019
Virtus Roma – Lavoropiù F. Bologna = 77-77

Ritorno – Mercoledì, 01 maggio 2019
Lavoropiù F. Bologna – Virtus Roma = 103-100 (d.t.s.)